L’Italia da Napolitano a Mattarella – Marco Olivetti [IT] [CAT]

1. Le prime settimane del 2015 hanno fatto registrare un importante cambiamento politico in Italia: il 14 gennaio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è dimesso ed il 31 gennaio è stato eletto il suo successore, Sergio Mattarella, che martedì 3 febbraio si è insediato al Palazzo del Quirinale come dodicesimo capo dello Stato della storia dell’Italia repubblicana. La vita politica italiana, di solito piuttosto turbolenta, ha gestito questo passaggio dando prova di maturità e di funzionalità: ciò non era affatto scontato, viste le difficoltà che nell’aprile del 2013 avevano segnato le più recenti elezioni presidenziali, nelle quali la mancata elezione dei candidati indicati dal Partito Democratico (il partito che ha la maggioranza relativa nelle due Camere del Parlamento italiano) aveva costretto il Presidente Giorgio Napolitano ad accettare una rielezione alla presidenza della Repubblica che non aveva precedenti nella storia repubblicana e che lo stesso Napolitano aveva più volte escluso nei mesi precedenti.Llegeix més »

Vídeo de la conferència de presentació del número 48 de la Revista catalana de dret públic

El passat 17 de novembre va tenir lloc a la Facultat de Dret de la Universitat de Barcelona l’acte de presentació del número 48 de la Revista catalana de dret públic. En el marc d’aquest acte, el professor Marco Olivetti, catedràtic de dret constitucional a la Universitat LUMSA de Roma i col·laborador de la RCDP i d’aquest blog (veure les seves col·laboracions aquí), va pronunciar la conferència «Decisiones recientes de la Corte Constitucional italiana sobre derechos fundamentales». L’acte va comptar amb la presència del Dr. Josep M. Castellà, director de la Revista catalana de dret públic que en va fer la presentació.

Podeu veure el vídeo de l’acte aquí.

Debat arran de la reforma electoral a Itàlia

El debat constitucional italià més recent està marcat per la sentència de la Cort Constitucional sobre la llei electoral, que la declara parcialment inconstitucional, i el pacte entre el nou líder de centre-esquerra Renzi i el líder de centre-dreta en els darrers vint anys, Berlusconi, per aprovar una nova llei electoral. Dos prestigiosos catedràtics de dret constitucional italià comenten un i altre tema, Gianfrancesco la sentència i Olivetti l’acord sobre la reforma electoral. La rellevància de les qüestions suscitades, tant des del punt de vista del contingut jurídic com dels aspectes polítics, transcendeixen el cas italià i incorporen lliçons dignes de ser tingudes en compte pel legislador i per l’estudiós estranger.

Gli accordi politici del gennaio 2014 sulla nuova legge elettorale italiana – Marco Olivetti

1. Nei giorni fra il 18 ed il 20 gennaio 2014, il nuovo Segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi (vincitore delle elezioni primarie dell’8 dicembre 2013), e il Presidente di Forza Italia (rifondata nel novembre 2013) Silvio Berlusconi, hanno raggiunto un accordo su una bozza di legge elettorale, che è stato poi modificato in alcuni dettagli (mai irrilevanti nelle leggi elettorali) e trasfuso in un emendamento alla legge elettorale, ora all’esame della Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati italiana. Com’è noto, l’approvazione di una nuova legge elettorale è resa necessaria dagli effetti della sentenza n. 1 del 2014 della Corte costituzionale (resa nota il 14 gennaio, ma anticipata, quanto al suo contenuto, in un comunicato stampa della Corte costituzionale del 4 dicembre 2013), che ha dichiarato costituzionalmente illegittime le regole più importanti della legge n. 270/2005, relativa al sistema elettorale per la Camera ed il Senato.Llegeix més »

Brevi note sui lavori e sulla Relazione finale della Commissione sulla riforme costituzionali nominata dal governo Letta – Marco Olivetti

1. I risultati delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 hanno aperto una nuova fase del dibattito italiano sulla riforma delle istituzioni politiche. Tale dibattito ha ormai una storia trentennale e concerne temi di rilievo costituzionale primario come la forma di governo, la legge elettorale, il bicameralismo ed il sistema delle autonomie territoriali.

Il risultato delle elezioni politiche del 2013 ha riaperto tale dibattito (che era rimasto sopito durante la XVI legislatura, dal 2008 al 2013, salvo che nell’ultimo anno di essa), soprattutto a causa della situazione di paralisi politica nella quale le istituzioni italiane si sono trovate a causa dell’elezione di un sia pur atipico hung parliament. Le elezioni di febbraio, infatti, pur avendo consegnato al Partito Democratico e ai suoi alleati di centro-sinistra la maggioranza assoluta dei seggi nella nuova Camera dei deputati, non hanno prodotto alcuna maggioranza nel Senato. La regola costituzionale secondo cui in Italia un governo deve ottenere la fiducia di entrambe le Camere (art. 94 Cost.) – una regola quasi unica in Europa, ove essa trova un termine di paragone solo nella Costituzione della Romania del 1991 – ha reso molto complesso formare il nuovo governo, anche per la contestuale scadenza del mandato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.Llegeix més »